
«Trasparenza sui biglietti per il teatro destinati ai politici». A chiederla è Marco Cappato, consigliere comunale e leader dei radicali, attraverso il sito di Affari italiani, che pubblica anche il lungo elenco di posti riservati ai politici milanesi. Il tema sollevato da Cappato è chi li utilizzi, a parte i consiglieri comunali che ne avrebbero diritto e ragione. Per questo il leader radicale chiede liste pubbliche. La Fondazione Piccolo Teatro mette a disposizione per ogni rappresentazione 10 posti al Teatro Strehler, 6 posti al Teatro Studio, 6 posti al Teatro Grassi e altri 4 posti in tutte le rappresentazioni programmate. I tagliandi dello Strehler vengono staccati «ove il Comune ne faccia richiesta per esigenze di rappresentanza». Un’opportunità che vale 33 euro a biglietto.
Il Teatro Arcimboldi alza il sipario 200 volte l’anno e per ogni prima il Comune ha a disposizione 10 biglietti, oltre a 4 biglietti per ciascuna replica. E soprattutto c’è la Scala, il tempio della lirica, dove palazzo Marino è per così dire il padrone di casa e il sindaco è presidente della Fondazione Scala.
L’Amministrazione comunale ha a disposizione due palchi per ogni rappresentazione più 4 p osti in platea. E all’evento mondano per eccellenza, la prima, ben 120 biglietti sono riservati a Palazzo Marino. Qui i costi sono più alti: ogni palco ha un costo a poltrona intorno ai cento euro. In media ogni palco ha sei posti. «Io posso essere d’accordo con le esigenze di rappresentanza - spiega Marco Cappato -. Gli inviti a personalità istituzionali, o internazionali, non mi scandalizzano. Succede anche nelle aziende private che si seguano protocolli di rappresentanza. Ma bisogna far sì che queste pratiche siano pubbliche, trasparenti, conoscibili da parte di tutti i cittadini. Questa è la prima arma per impedire che ci sia una degenerazione, come abbiamo visto».
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