
Se nella riunione dei capigruppo di oggi non prevarrà la volontà di convocare il consiglio regionale, l'Udc è pronta a raccogliere le firme. «Ne servono quindici - spiega il capogruppo dell'Udc, Francesco Carducci - per ottenere l'autoconvocazione. Sono convinto che non ci saranno problemi. Vogliamo capire chi è d'accordo con la riduzione del numero dei consiglieri e chi invece si oppone». Andiamo per ordine: questa mattina il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, chiederà ai capigruppo se sono disponibili a votare, nel corso di una riunione lampo del consiglio regionale, l'adeguamento della legge elettorale del Lazio con la riduzione da 70 a 50 del numero dei consiglieri e l'eliminazione del listino (attualmente è formato da 14 nomi, prescelti dal presidente vincente che finiscono automaticamente in consiglio). Alcuni partiti hanno già detto no però a una riunione del consiglio regionale sul tema della legge elettorale. Secondo i consiglieri Rossodivita e Berardo, della Lista Bonino Pannella, un consiglio ormai sciolto non può votare un provvedimento importante come la modifica della legge elettorale. Dalla minoranza, il Pd spiega che è disposto a tornare in consiglio regionale solo se c'è il consenso di tutti, e deve essere una modifica leggera, non può prevedere l'eliminazione del premio di maggioranza. Sel legherà la sua disponibilità a garanzie sulla data del voto che deve essere fissata il prima possibile.
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