
11/01/11
Europa
“La polizia ha fatto bene se gli ha dato un po’ di botte, fossi stato parlamentare io, sarei andato in carcere per piantargli un calcio in faccia”.
Lui Luca Talice, capogruppo della Lega a Seregno e assessore alla sicurezza della provincia di Monza, si dice «assolutamente innocente e stupito» della notizia. Che, ca va sans dire, è soltanto la notizia di una denuncia nei suoi confronti e non la prova di una qualche colpevolezza. Quarant’anni, milanese, titolare di un negozio di ottica nel centro storico di "Serègri”, fama di irreprensibile, Talice sarebbe stato denunciato ai carabinieri di Lecco in dicembre da un ragazzo e una ragazza, anche loro militanti del Carroccio, per violenze sessuali. Le anticipazioni di ieri del settimanale Esagono, edito dal gruppo Policlinico di Monza e cioè da Michelangelo De Salvo, ex Psi vicino a Francesco Colucci, poi Forza Italia e Pdl, rimbalzate sulla stampa nazionale, hanno terremotato la politica locale. Il procuratore di Monza, Corrado Carnevali, ha confermato che sono in corso gli accertamenti del caso e il fascicolo è stato affidato al sostituto Alessandro Pepé. Talice è tra gli astri nascenti nel Carroccio della Lombardia occidentale, uno dell’ala dei falchi nel braccio di ferro con il Pdl. Alle ultime comunali il Carroccio mancò il sorpasso ma per lui fu un successo personale, con record di preferenze. «Più Lega Nord significa più pacatezza, più sicurezza», è il suo slogan di assessore provinciale. Supporter di Maroni, s’è caratterizzato nella linea dura antiRom ma anche nel denunciare le infiltrazioni della ‘ndrangheta. Perciò non si esclude che possa rinunciare ai suoi incarichi in attesa che la vicenda sia chiarita. Certo fa impressione riascoltare le sue parole di un anno fa a Radio Padania contro la visita dei radicali Bernardini e D’Elia ad alcuni detenuti rumeni accusati di stupro e oggetto di maltrattamenti: «Dovrebbero rappresentarci e invece sono andati a trovare questi rumeni e non per sputargli in faccia». A dare schiaffi e calci ai delinquenti «magari i benpensanti ti vengono contro, ma la gente normale ti accoglie come un eroe». Europa è garantista. Ma mai fidarsi troppo della cosiddetta «gente normale», assessore Talice. Vedrà.
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