
Il giorno dopo l'animato dibattito sulla manovra che ha esteso agli assessori esterni il vitalizio (abrogandolo solo per coloro che saranno eletti nel 2015) e slegato l'indennità dei consiglieri regionali da quella dei parlamentari (in questo modo se Monti ridurrà lo stipendio di deputati e senatori i consiglieri del Lazio non avranno contraccolpi) si susseguono i commenti. Dall'Udc il capogruppo Francesco Carducci promette che si metterà mano ai costi della politica a gennaio: «Chiederemo nella prima riunione dei capigruppo di dedicare una sessione consiliare sul tema della razionalizzazione dei costi della politica, a partire dalla riduzione delle commissioni consiliari e del riordino generale di società, enti e agenzie regionali». L'altra notte tutta la maggioranza (esclusi Gigli e Cicchetti) ha detto sì all'ampliamento dei vitalizi, ieri Carducci ha fatto sapere che «sui costi della politica e le spese dell'amministrazione regionale occorre passare dalle parole ai fatti». Soddisfatto il capogruppo del Pdl, Franco Fiorito: «Non lacrime e sangue, ma tanta concretezza». Francesco Storace (La Destra) difende il provvedimento sui vitalizi: «Solo cagnara, in pensione andrà prima Montino». Il capogruppo della Lista Polverim, Mario Brozzi parla di «politica di seria razionalizzazione e contenimento della spesa». Dal Pdl, Ernesto Irmici dice di avere presentato per primo una proposta di legge sulla riduzione delle commissioni.
Scatenata la minoranza, che chiede conto della scelta di allargare per questa legislatura il numero di coloro che prenderanno, a 50 anni, i vitalizi. I Radicali attaccano la maggioranza con un riferimento alle caste indiane: «I bramini si garantiscono i vitalizi, ai paria vengono fatte pagare le tasse». Vincenzo Maruccio (Idv): «La Regione taglia su tutto, dai trasporti al sociale, dalla cultura alla sanità, la Polverini regala il vitalizio ai suoi assessori, a spese dei cittadini del Lazio». I Verdi: «Una manovra pro casta e schiaffo agli onesti». Luigi Nieri (Sel): «Il centrodestra, in questa manovra, ha usato due pesi e due misure: rigoroso con i cittadini e indulgente nei confronti degli esponenti dell'esecutivo». Fino alla sintesi mediata da Robin Hood di Esterino Montino, capogruppo del Pd: «Questa Giunta ha come modello lo sceriffo di Nottingham. Toglie ai cittadini per dare rendite ai dignitari di corte». E l'onorevole Enrico Gasbarra (Pd) osserva: «Polverini come Tremontí, taglia la crescita».
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