
Alla vigilia del primo turno, a Milano, Berlusconi aveva avvertito i suoi: «Soltanto se avremo una vittoria noi potremo continuare a fare le riforme». Dopo la sconfitta al secondo turno ha ammesso: «Abbiamo perso, è evidente». Ergo? Getta la spugna? Macché: «Il governo va avanti lo stesso». Anzi, va avanti più forte di prima: «Ogni volta che vengo sconfitto io triplico le forze». E così i suoi sostenitori, quelli che vogliono rafforzare sempre di più il Cavaliere, ieri sono stati ufficialmente informati dei benefici effetti di una sua disfatta. I suoi oppositori, per ragioni diametralmente opposte, li conoscono già da tempo. Si può dunque dire che dopo 17 anni Berlusconi è finalmente riuscito a trovare un obiettivo capace di unire il Paese: fargli perdere le elezioni.
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