
Celle sovraffollate, amnistia sì amnistia no, visita del Papa nel carcere romano di Rebibbia, i radicali sempre sul piede di guerra, nuove proteste: il tema delicato delle carceri italiane continua ad essere in primo piano. Ma ci sono anche le ragioni delle forze di polizia. In particolare della polizia penitenziaria. «Come sindacato nazionale abbiamo apprezzato le iniziative del ministro della Giustizia Paola Severino anche se, a nostro avviso, assolutamente non risolutive né durature riguardo all'entità e alle cause dell'emergenza penitenziaria nazionale, ma riterremmo anche utile che la Guardasigilli iniziasse a occuparsi dei problemi e dell'assetto della polizia penitenziaria, a vent'anni dalla riforma del corpo», dichiara in una nota Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp, Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria. Venerdì prossimo ci sarà un incontro tra i sindacati e il ministro. Del resto, la polizia penitenziaria lamenta da anni di lavorare molto e di non essere adeguatamente retribuita...
Il provvedimento "svuota carceri" rimane al centro di un vivace dibattito. Le celle di sicurezza "non sono la soluzione del problema", sostiene l'ex guardasigilli Nitto Francesco Palma E si continua a commentare la visita di Benedetto XVI ai detenuti di Rebibbia. L'Osservatore Romano definisce «senza precedenti» la scelta del Pontefice di avere «un colloquio diretto e pubblico con i detenuti».
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