
La politica litiga, «Roma Metropolitane» precisa, la Procura indaga: sulla metro C, dopo la relazione della Corte dei Conti, ora è bufera. A piazzale Clodio, il procuratore aggiunto Alberto Caperna ha acceso «un faro» sulla relazione dei magistrati contabili, e oggi deciderà se aprire o meno un fascicolo.
Le polemiche, intanto, infuriano. Pd e Pdl si accusano a vicenda (l'iter della metro C parte sotto il centrosinistra e va avanti, anche con l'ipotesi di project financing affidato ai privati, sotto il centrodestra), mentre il presidente di Italia Nostra Carlo Ripa di Meana, presentando il dossier alla stampa, annuncia: «Senza la linea C fino a Farnesina la candidatura alle Olimpiadi 2020 risulta indebolita e più fragile. Il percorso fino a piazzale Clodio ed oltre non ha alcuna verifica ambientale, elemento chiave per organizzare i Giochi».
Il sindaco Alemanno, adesso, sembra più cauto: «Siamo convinti che, fino al Colosseo, la metro C può e deve essere costruita. Da lì in avanti va fatta un'attenta verifica progettuale e finanziaria, prima di varare il project financing. Il problema è innanzitutto sui costi e la loro lievitazione: più soldi pubblici si riescono ad avere dal Cipe meno impatto avrà il contributo privato». Mentre secondo l'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma «serve una sinergia tra legislatori e enti preposti al controllo amministrativo».
Se il sindaco sembra frenare, l'ad di «Roma Metropolitane» Federico Bortoli rilancia: «La tratta Colosseo-Farnesina sarà realizzata. Se l'analisi sull'offerta dei privati sarà positiva, andremo al Cipe anche con la Regione: nella proposta ci sono anche le valorizzazioni delle caserme del Flaminio. Non è vero che la linea C è morta a Colosseo e che i finanziatori ci hanno detto che non la finanziano più». E l'aumento dei costi? «Non c'è una triplicazione.
L'unico incremento effettivo è sulla tratta già in costruzione, da Monte Compatri/Pantano a San Giovanni. In 12 anni, il 6,4% in più. E fino al Colosseo, al netto degli aumenti dovuti a cambi di normative, siamo al 12% in più. Il costo a chilometro è di 122 milioni. Le opere finora realizzate fino a San Giovanni ammontano all'80% di quelle previste». Mario Staderini (Radicali) lancia una provocazione: «La tratta fino al Colosseo sarà pronta a fine 2017 e non a giugno 2016 come sostiene Roma Metropolitane. Sfido Bortoli a scommettere sul contrario». Il centrosinistra attacca: «È l'ennesimo buco nero di Alemanno», dice Marco Miccoli (Pd). «Loro sono i primi responsabili, pensino a come è fatta male la progettazione», replica il sindaco. Mirko Coratti, dei democratici, propone invece «un consiglio comunale straordinario: bisogna avere risposte chiare sull'aumento dei costi».
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