
Avrebbe dovuto presiedere l'aula per la fiducia sul ddl anticorruzione, ma al suo posto si è presentata la vicepresidente Emma Bonino. Palazzo Madama ha fatto sapere che Renato Schifani non poteva seguire i lavori parlamentari a causa di una «improvvisa indisposizione» che lo aveva costretto a sottoporsi ad «accertamenti clinici». In serata il presidente del Senato aveva già completato i controlli. La giornata in clinica è trascorsa tranquillamente: Schifani ha potuto rispondere alle telefonate, fra cui quelle del premier Mario Monti e del presidente della Camera Gianfranco Fini, che gli hanno augurato un pronto ristabilimento. Il Senato gli ha tributato un applauso quando in Aula il vicepresidente Vannino Chiti ha citato il suo ricovero, formulando gli auspici di rapida guarigione. Schifani, le cui condizioni sono comunque migliorate e non hanno mai destato allarme, dovrà trattenersi nella struttura sanitaria per almeno 48 ore.
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