
L’avvertimento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, era stato, ormai sei mesi fa, chiaro e netto, oltre che espresso nella suprema forma istituzionale: il messaggio alle Camere. Il capo dello Stato lo ha ricordato di recente: bisogna fare il punto sulle misure adottate e da adottare. La battaglia di Marco Pannella, leader radicale, è indefessa e lo è stata perfino da un letto del Policlinico Gemelli, dove ha ricevuto la telefonata di Papa Francesco con l’offerta di sostegno.
Ripetuti e severi sono stati i richiami dell’Europa. Ieri l’ultimo dato: soltanto la Serbia peggio dell’Italia per sovraffollamento delle carceri nel continente, secondo il rapporto 2012 del Consiglio d’Europa. Che cos’altro deve accadere? Qualcosa è stato fatto, ma come ha ricordato il ministro Orlando molto può e deve ancora essere fatto. Se il combinato di amnistia e indulto solleva problemi politici difficili da superare soprattutto in tempi elettorali, intanto le misure alternative al carcere possono essere potenziate presto e bene. L’importante è agire prima possibile.
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