
Credo che sia proprio vero, come scrive Marcello de Angelis, che la Rai è un altro muro che deve cadere. Non lo dico solo perché, come di solito viene sottolineato dal centrodestra, ci sono sempre giornalisti e trasmissioni di sinistra e il pluralismo è un miraggio. Lo dico perché ricordo quello che accadeva in passato, quando personaggi di grandissimo livello, come Giorgio Almirante e lo stesso Marco Pannella (tanto per non essere di parte), dovevano accontentarsi delle briciole, mentre i protagonisti in negativo della prima repubblica spaziavano in lungo e in largo, senza freni, per imporre una linea da arco costituzionale in nome di una democrazia che non era mai veramente decollata. Possono dire quello che vogliono, ma l'ingresso della Fininvest nella tv ha cambiato questo modo opprimente di gestire il piccolo schermo. Resta memorabile la trasmissione sul Biscione di Almirante, che finalmente poteva parlare senza la sveglietta che gli diceva «accontentati di questi pochi minuti che ti regaliamo». Pentapartito e Pci erano d'accordo: a loro tutto e agli altri niente. Grazie a Dio tutto questo è finito, ora resta da abbattere l'ultima roccaforte del centrosinistra, la Rai. Mettiamocela tutta.
Gianluca Bruno - email
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