
Cara "Liberazione", ancora una volta il Caimano, alias Silvio Berlusconi, ha dimostrato che nelle “tecniche”, i "giochi" le "fetenzie" parlamentari è imbattibile. Anche perché, questa la nota vergognosa, indegna, infamante, vengono in suo aiuto personaggi e forze che mai ti sarebbe venuto in mente di vederle prostate ai piedi del peggiore premier della storia repubblicana. È il caso dei radicali, una pattuglia eletta nel Pd (caro Veltroni ti sta bene!) che è ricorsa a ridicoli comportamenti per non far mancare il numero legale e salvare il Caimano. Sconcertanti questi radicali per chi non li conosce; ma sono i soliti, adusi a tutti i "giochi" del potere. E il vecchio Pannella a 80 anni, (età della saggezza per tantissimi, ma non per lui) è andato a provocare alla manifestazione grandiosa di Roma. È stato cacciato via, lo hanno insultato, gli hanno sputato in faccia. Il giorno dopo Pannella e i suoi sono andati a Canossa, dal Caimano a palazzo Grazioli, per farsi "ascoltare". Il Caimano li ha ringraziati di cuore. Penserà anche a loro al momento opportuno. Il buon Silvio ha ringraziato, urbi et orbi, anche il Beppone Grillo, definito da Aldo Grasso sul "Correre della Sera" un "populista", ovvero il peggio della politica e della convivenza civile. «Lunga vita a Grillo», ha sentenziato il Caimano. Anche il Molise è rimasto al centrodestra grazie ai grillini. Questo Grillo, ad ascoltarlo (come mi è capitato per curiosità), è un demagogo della peggior specie, vuoto dal punto di vista politico e culturale. Eppure fa proseliti. In soccorso a suo tempo una delle figure più squallide della vita politica e parlamentare, che però è un "furbetto" che riesce a mettere su una forza che al servizio del Cavaliere può avere un suo peso: Domenico Scilipoti. "Patria, famiglia, religione, agopuntura", hanno titolato alcuni giornali sul l° congresso, con in prima fila fascisti in divisa, neonazisti, tra cui il famigerato Saya, in uniforme color ocra. Non poteva mancare il Caimano, accolto come una star. Il Caimano non molla ed è una tragedia per l'Italia. Solo un movimento popolare, una rivoluzione democratica potrebbe scalzare il Caimano che ha mille vite.
Francesco Lasciano Chioggia (Ve)
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