
Caro Direttore, ci stano affondando la mente, da giorni e giorni, con le notizie della Costa naufragata, con lo stillicidio delle ricerche e dei morti, con le indagini, gli eroi e i colpevoli. Mentre i Turisti del Macabro si mettono in posa sugli scogli. Ma forse si ricorderà che altri naufragi, quotidianamente, affondano altre persone. Tra due altre... Coste: anche se una è quella africana e una è pur sempre la nostra! In mezzo c’è un mare di naufragio costante: se ne calcolano sei al giorno, di morti, tra costa e costa. Ma sono "soltanto" migranti (no?). E alla guida delle loro vite ci sono altri scafisti, non comandanti. E i loro gommoni non hanno la sala da ballo e il casinò: la morte se l’aspettano ogni ora che passa. Ci racconteranno un giorno i giornali di quei migranti invisibili, di ciascuna delle loro vite, di cosa hanno lasciato, di cosa trovano, del perché erano saliti su quel barcone, con la stessa dovizia di particolari? Ci disegneranno con plastici, mappe, grafici il momento esatto del loro “inchino” funesto verso la nostra Europa da crociera? No, non lo faranno.
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