
21/03/11
Il Giornale
Le radiazioni atomiche fanno paura! I casi di emergenza possono derivare da molteplici cause, sempre inattese e imprevedibili. Meglio riflettere, tanto più che ci sono ampi tempi prima di iniziare a spendere le cataste di soldi che occorrono per una centrale. Le fonti alternative, in Italia, ci offrono il sole, con una ampia disponibilità e sfruttabilità: perché non valutare la possibilità che ogni cittadino, ogni capannone o fabbrichetta, possa produrre il proprio consumo con l'avanzo per gli altri? Vorrei farlo a casa mia, ma i costi e i guadagni dei venditori e installatori di pannelli, me lo proibiscono. Lo Stato potrebbe fare qualche cosa? Le fabbriche dismesse, con operai in cassa integrazione, potrebbero produrre pannelli a recupero dei soli costi diretti. Sempre lo Stato potrebbe farsi carico delle installazioni a costi ragionevoli, con tariffe a copertura dei costi diretti. Rinunciando al profitto lo stato si ritroverebbe, a costi zero, una produzione di elettricità da poter fare ameno di diverse centrali!
Giancarlo Rossi
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