
La nuova iniziativa di Marco Pannella ha riportato all'attenzione il problema dell'affollamento delle carceri. La situazione appare ancora più paradossale se si considera che, secondo i dati dell'Istat, oltre il 40% dei carcerati è costituito da detenuti tuttora in attesa di giudizio. Abbiamo tutti sentito parlare dell'enorme arretrato dei nostri tribunali e dell'inadeguatezza delle strutture giudicanti, ma ora sorge spontaneo un interrogativo: come mai in una situazione così drammatica che costringe alla detenzione migliaia di persone, fra le quali parecchi potrebbero risultare non colpevoli, i giudici danno la precedenza a processi che certamente non rivestono carattere d'urgenza, tralasciandone altri in attesa da mesi se non da anni?
Marco Sommi
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