
Da radicale, ringrazio Furio Colombo per la felice risposta data al lettore che gli ha chiesto il perché dell'iniziativa dei quattro giorni di "silenzio" promossi da Pannella per (ri)sollevare il tema della giustizia e dell'amnistia. Niente da aggiungere, tranne ricordare che a volte, come si dice, un silenzio può essere "assordante", e c'è da augurarsi che anche questo lo sia. Del resto, nella storia della comunicazione televisiva italiana, è restata famosa la performance di Marco Pannella, Gianfranco Spadaccia, Emma Bonino e Mauro Mellini, imbavagliatisi e restati silenziosi per parecchi minuti, il 18 maggio 1968, in una tribuna politica concessa loro dalla TV durante la campagna referendaria a favore del divorzio. Fu un grande shock, ma quella TV bernabeiana stette al gioco: era assai più rispettosa dei diritti fondamentali di quanto lo sia quella odierna, che i radicali li ha praticamente cancellati. Cordiali saluti.
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