
È bastato che Berlusconi dicesse che lo spread è un imbroglio e questo è diligentemente arretrato a dovere. Non pensavo fosse così semplice mettere a posto le cose, la soluzione è arrivata da un Cavaliere che ha dimostrato di avere maggiore dimestichezza con i mercati rispetto a quella di un professore blasonato. Da quando Monti è uscito di scena, lo spread è scomparso senza sforzi. Escludendo che a queste discipline si possa applicare il metodo scientifico, devo pensare che la spiegazione possano darcela mago Merlino o qualche suo collega contemporaneo, Otelma compreso. Da quando è cambiato il vento, non si sente più parlare neppure di evasione fiscale. Anche questa è un imbroglio?
Giacomo Frangiflutti (giacomo@freeonline.com)
È possibile, caro Frangiflutti. Comunque, visto che da Marte lei riesce a scrivere a noi, ne scriva anche a Otelma e gli chieda lumi: a meno che preferisca scriverne direttamente a Berlusconi, che è il re di tutti gli Otelma e i Merlino. Non so se su da voi, a Marte, si vedano bene le cose di quaggiù. Noi poveri terrestri siamo afflitti tutti i giorni da notizie sullo scendere e salire dello spread, che in fondo significa solo qualche punto in più o in meno di pil: cioè, miliardi di euro che entrano o escono dal patrimonio degli italiani. I vostri informatori forse non sanno che la vita da noi è congegnata così male. E non solo in Italia, ma in Spagna, in Grecia, in Portogallo ecc. ecc., dovunque lo spread sia appunto volubile, denunciando economie fragili e credibiltà più o meno nulle. Ma lei che ha avuto il bene di essere illuminato da Berlusconi, perché non lo prega di togliere dalle ambasce anche gli altri paesi amici e alleati, convincendoli che il loro spread è, appunto, solo un imbroglio, basta dire olà e l’imbroglio se ne va? Così per l’evasione fiscale: lei, vivendo su Marte, non immagina neanche quali immensi patrimoni si trasferiscano dall’uno all’altro paradiso fiscale, secondo la nostra Guardia di finanza. Che talvolta arresta persone cosiddette “evasori”, o multa ragazzini che escono dal bar col leccalecca in mano senza scontrino. Così come i carabinieri, come lacrimava un ascoltatore di Radio radicale, denunciano un giovane trentenne, che aveva appena trovato lavoro, sorpreso una sera con una passeggiatrice in una strada fuori Roma; e dopo una settimana gli arriva a casa l’ingiunzione del tribunale a presentarsi per non so quale imputazione, e il ragazzo si suicida. Perché da noi gli addetti alla repressione dei reati spesso si sbagliano, e un giudice può bloccare la più grande industria del paese facendo licenziare in un colpo migliaia di operai e mettendo a dieta relative mogli e figli. Se anche finanzieri, carabinieri, magistrati fossero, come lei, informati da mago Otelma-Cavaliere, saprebbero che evasione, inquinamento, prostituzione sono “imbrogli”. Invece, continuano a considerarli reati, non sempre, ma come gli gira la testa. Non è che il nostro Otelma non si sia dato da fare, in vent’anni, per far capire agli italiani le decine e decine di “imbrogli” commessi dai giudici contro di lui. Ma, evidentemente, ha avuto poca fortuna presso l’opinione pubblica terrestre: infatti, una buona metà di essa continua a pensare che imbrogli e imbroglioni stanno altrove, e non propriamente su Marte.
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