
07/01/11
Il Fatto Quotidiano
All’attenzione di Furio Colombo (sempre pronto ad accusare i palestinesi e a scusare Israele). "Di fronte a tutto questo - ha detto padre Zerai - risulta sempre più incomprensibile l’imbarazzante silenzio delle autorità egiziane, israeliane e palestinesi, di fronte a ciò che si sta consumando alle porte di casa loro. Da più parti, non a caso, è stato avanzato il sospetto che questo fingere di non accorgersi di nulla altro non sia che una scelta politica come deterrente contro l’immigrazione. "In questi anni - ha aggiunto Zerai abbiamo visto migliaia di profughi morire in mare, nel deserto, sotto le fucilate della polizia di frontiera egiziana e israeliana, tutto per impedire l’arrivo dei migranti".
Luigi
Caro Luigi non conosco, e lei non mi dà la fonte della sua citazione di don Mosè Zerai. Nei due incontri che ho avuto con lui, uno formale e registrato per il Comitato Diritti Umani, il sacerdote eritreo non ha mai parlato di polizia israeliana intenta a sparare o comunque coinvolta. Infatti, sarebbe assurdo immaginare militari armati israeliani che vanno a sparare in territorio egiziano. Come se le polizia italiana potesse avventurarsi in territorio svizzero o viceversa. La frase sulle "fucilate della polizia di frontiera egiziana e israeliana" contrasta con i fatti esposti a me e in altre sedi da don Zerai. II passaggio dei profughi eritrei attraverso il territorio israeliano è stato interrotto dal brigantaggio in territorio egiziano, non da fucilate israeliane di cui non si ha notizia. Ma persino se fosse vero, insieme alla più vigorosa protesta, deve essere posta, prima di tutto, questa domanda: chi avrà mandato nel Sinai quegli eritrei che venivano dal Sahara verso l’Italia attraverso la Libia? La risposta è l’Italia degli arbitrari e crudeli respingimenti in mare, l’Italia alleata con la Libia nella missione di eliminare i migranti. L’Italia di Bossi-Maroni e Berlusconi. Questa realtà, nel suo orrore, è stata confermata dai sessanta etiopici affogati davanti alle coste dello Yemen il 2 gennaio. Perché hanno scelto quel percorso impossibile lungo il Mar Rosso, invece del Mediterraneo? La risposta e il patto Italia-Libia. L’Italia paga e la Libia provvede a spingere lontano i migranti. E nessun saprà mai se venivano a chiedere il diritto di asilo.
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