
19/11/10
Corriere della Sera
Nell’articolo «Critiche dei cattolici per lo spazio a Welby ed Englaro» (Corriere, 17 novembre) riguardo alle 3 mila famiglie che assistono in casa propria i figli in stato vegetativo avrei asserito che non vogliono essere aiutate (ovviamente chiedono a gran voce aiuti e sostegno economico, e perché questo avvenga mi impegno da anni). Nell’articolo su Gianna Nannini (17 novembre) invece avrei visto nel desiderio di maternità della cantante «un retropensiero commerciale» per lanciare il suo nuovo disco. Non oserei mai attribuire, tra l’altro a una professionista che musicalmente apprezzo molto, una mentalità tanto disumana e calcolatrice: certo non si mette al mondo un figlio (e dopo due aborti spontanei) per vendere un disco. L’Ansa riportava bene ciò che invece avevo dichiarato: «Dire che Dio è donna è più banale che provocatorio. Naturalmente il tutto avviene alla vigilia dell’uscita del nuovo disco. È il mercato, bellezza».
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