
Nelle scorse settimane, è stato mandato in onda un video, girato dai radicali, su eclatanti esempi di esenzione dell'Ici da parte della Chiesa. Si trattava di una struttura religiosa adibita ad albergo per ospiti di passaggio. Il direttore di questa casa, dopo che il servizio è andato in onda, ha mostrato le ricevute di pagamento dell'Ici, quasi settemila euro all'anno. Quel video, però, gira ancora su Internet. E continua a diffondere falsità. Né si dice mai che l'esenzione dall'Iici non riguarda solo le strutture religiose, ma anche enti non profit, come circoli ricreativi, sportivi, culturali... Tutta l'attenzione è concentrata sulla Chiesa. Purtroppo, c'è tanta cattiva informazione in giro.
Cesare
Ho letto l'interessante vostro servizio sull'Ici della Chiesa, oggetto di tanta strumentalizzazione in queste settimane. È incredibile come i media abbiano informato in modo parziale. E influenzato negativamente l'opinione pubblica. È passata l'idea che la Chiesa non paga l'Ici. Ma non è cosi. Avvenire ha smentito tante "bufale" apparse sui giornali. Con documenti alla mano. Ma nessun telegiornale ne ha mai parlato. I cattolici dovrebbero reagire a questi attacchi faziosi. Bisognerebbe dire che la stragrande maggioranza degli enti non profit esentati dall'Ici sono laici. E, in molti casi, svolgono attività commerciale. Né i loro interessi sono rivolti verso poveri e bisognosi. Anche molti politici si sono lasciati influenzare da questa campagna diffamatoria. È diventata una moda accusare la Chiesa di non pagare l'Ici.
David S.
Com'è noto, il cardinale Bagnasco ha fatto sapere che sull'Ici la Chiesa è disponibile ad accertamenti, qualora vi fossero inadempienze. Dichiarazione onesta, che avrebbe dovuto mettere fine a tante illazioni di questi giorni. Come gli alberghi gestiti da religiosi, esenti da tasse per la presenza di una cappella all'interno. Molti, però, hanno strumentalizzato le parole di Bagnasco, come fossero un'ammissione di colpa. O il riconoscimento di privilegi. La scorrettezza si commenta da sola. Purtroppo, i media hanno contribuito a questa confusione, escludendo dal dibattito i diretti interessati. Ma la verità si farà strada ugualmente.
Alessio N. - Roma
Mi auguro che la verità si faccia strada rapidamente. Questo attacco alla Chiesa, basato su autentiche falsità, non fa onore all'onestà intellettuale di quanti l'hanno promosso e rilanciato. Come niente fosse, è stata spacciata per verità un'autentica "bufala". La Chiesa ha sempre pagato l'Ici su tutte le attività commerciali. È esentata solo per le funzioni sociali previste dalla legge. Come avviene per le altre confessioni religiose e gli enti non profit, prevalentemente laici. In questa "fiera delle falsità" si è fatto a gara a chi la sparava più grossa. Su giornali e importanti programmi televisivi si sono distinti sconosciuti politici in cerca di notorietà, giornalisti con articoli faziosi, qualche vecchio presentatore alla ricerca di applausi. È forte il sospetto che tanto accanimento sia servito a distogliere l'attenzione da altri settori. Dove davvero si evade alla grande. Sparare sulla Chiesa è facile. Come sparare sulla Croce rossa. Ma non è giusto, rispetto al suo impegno sociale.
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