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La buona notizia-speranza è che forse Emma Bonino sarà la candidata radicale alle elezioni per il nuovo Sindaco di Roma e chissà mai che possa anche vincere, visto che alle scorse elezioni regionali c’è quasi riuscita (e sappiamo bene come sarebbe stato meglio che vincesse lei). La cattiva notizia-disillusione è che quasi non se ne dà e non se ne darà notizia, se non in un pezzettino di carta di giornale o in qualche… lettera eretica. A meno che quegli “indignados” dei Radicali, durante la eventuale campagna elettorale, non digiunino a oltranza, non si incatenino alle porte del Campidoglio, non disobbediscano civilmente, non circolino per Roma vestiti da fantasmi con il bavaglio e i cartelli appesi al collo: non inscenino cioè quella estrema, colorata, radicale lotta nonviolenta che, in uno scenario politico sempre più anaffettivo e preventivamente genuflesso al potere del Vaticano, piace tanto alla gente, anche se spesso non ripaga (come dice sempre Bonino: «Amatemi di meno, votatemi di più»)… Ma che, almeno, è un respiro di vera rivolta. Contro tutti gli inciuci e contro tutte le Chiese.
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