
Caro direttore, vorremmo segnalare che nell'articolo «Almir lo zingaro: ecco l'uomo che fa tremare la serie A», uscito il 28 novembre, si ripropone purtroppo, proprio con quel titolo così visibile, lo stereotipo di un gruppo etnico associato a una condotta criminale come quella delle scommesse illecite nel mondo del calcio. In questo modo l'Unità rischia, suo malgrado, di alimentare i pregiudizi contro i Rom e Sinti. Siamo certi che non era quella l'intenzione del titolista del giornale, né dell'autore del pezzo che si è limitato a riportare il termine - «zingari», appunto con il quale il gruppo di cui fa parte Amir viene definito nell'ordinanza del gip Salvini. Ma ci rivolgiamo a lei, che è un professionista serio, perché trovi il modo per rimediare magari parlando della legge sul riconoscimento dei Rom e Sinti come minoranza linguistica in Italia attualmente bloccata alla Camera nell'indifferenza quasi generale. Sarebbe il modo per promuovere un po' di informazione su proposte concrete per politiche di integrazione efficaci già in atto in altri Paesi europei e sulle quali il nostro Paese è tremendamente indietro. E sarebbe anche un'occasione per promuovere un'«ecologia del linguaggio», invece della pigrizia sulla quale è facile adagiarsi.
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