
Una mattina destandomi da sogni inquieti, mi ritrovai… in una stanza minuscola. Decisamente troppo piccola, per viverci. Invece era casa mia. E il malumore di aver appena pagato, per quell’angusto rifugio, una tassa grande come una casa, non fu lenito dall’aroma di caffè, che fece presto a diffondersi in tutto lo spazio circostante. Però ritrovai il sorriso leggendo il giornale: lo Stato italiano aveva incassato più soldi del previsto con quella Imu benedetta dal Governo. Subito pensai, con letizia, che anche la Chiesa avesse spontaneamente pagato il dovuto e che da lì derivasse il maggiore introito! Fu proprio il caffè a svegliarmi dall’ingenuo sogno, ribollendo e spargendosi nei pochi, carissimi metri quadri della mia cella.
© 2012 Pubblico Giornale. Tutti i diritti riservati