
Gentile direttore, chiedo spazio a lei perché siete uno dei pochissimi organi di informazione che hanno trattato più volte il tema dei ritardi nei pagamenti alle imprese. Dalla mezzanotte di lunedì 23 gennaio, Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nelle liste del Pd, sta facendo uno sciopero della fame per anticipare il recepimento della direttiva europea sui tempi di pagamento e sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema che probabilmente è il più sentito dalle aziende. Quasi nessun organo di informazione ha dato la notizia. Eppure il deputato radicale sta digiunando per una finalità seria, che sta portando al fallimento o alla chiusura migliaia di imprese con la conseguente perdita di posti di lavoro. La forma scelta per condurre la battaglia ed attrarre l'attenzione è un modo civile, non violento ed anche educato. Però questo modo civile di fare politica non trova spazio sui media, gli stessi che non perdono l'occasione per farci la morale, con colti e raffinati articoli, sull'imbarbarimento della politica e sul degrado della società.
Stefano Imbroglia, email
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