
28/12/10
Secolo d'Italia
Accolgo favorevolmente la lettera dei radicali pubblicata venerdì scorso sul Secolo. Questa è una fase molto delicata per Fli. Al momento siamo in una coalizione con l’Udc. Per come la vedo io, partito conservatore nel senso letterale del termine. Si può dire quel che si vuole, ma rimane pur sempre un partito portatore di un’etica conservatrice e di una prassi statalista in politica e nella società. Futuro e libertà è invece nata da una spinta contraria e diversa a tutto questo. È nata dalla voglia di cambiare, di innovare. E attenzione, quindi, a non scivolare indietro proprio ora. La nostra deve essere una visione squisitamente innovativa e riformatrice della politica. Portatrice di nuove spinte sociali, liberalizzatrici in economia e ecologiste in materia ambientale. La nostra spinta propulsiva deve mirare e spingere seriamente all’apertura e frantumazione di tutte le corporazioni, alla liberalizzazione che aggredisca il debito pubblico. Liberalizzazione che dovrà avvenire sempre ed esclusivamente in funzione del "vincolo pubblico" e statale. Una privatizzazione per intenderci che porti benefici a tutta la comunità, e uno Stato che interviene là dove il privato non riesce. In tal senso trovo ottima la proposta di legge di privatizzazione della Rai formulata da Benedetto della Vedova: in un sol colpo si riuscirà a creare più concorrenza nel mercato televisivo, si agirà concretamente per la diminuzione del debito italiano, sarà finalmente abolito il canone Rai e si manterrà intatto il servizio pubblico. Ricordo infatti che nella proposta è inserito il vincolo di dedicare delle ore per garantire tale servizio. Ottimo, come ottima è stata la proposta, ora diventata legge, di Luca Barbareschi a favore della liberalizzare del Wi Fi. Questa è buona politica. Indietro non si torni, per nessun motivo. Siamo riusciti a costruire finalmente una destra che sia tale, liberale, libertaria, legalitaria e sociale insieme. Credo anzi si debba fare un passo ulteriore. Aprire il terzo polo ai radicali che in molte cose sono a noi affini. Si apra un tavolo di lavoro con loro sui temi più svariati. Si trovino con loro le convergenze possibili. Fli sia partito innovatore dentro il terzo polo. Alleato sì di Casini e Rutelli, ma con la consapevolezza di essere l’unico vero partito di tutto lo scenario attuale che guarda al futuro.
Giorgio Mari - Corridonia (Mc)
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