
La Lega Araba ha intenzione di prolungare di un mese la missione dei suoi osservatori in Siria e raddoppiarne il numero, nonostante le critiche per la mancata fine del bagno di sangue e gli appelli a passare il dossier all'Onu. È la raccomandazione uscita dal comitato ministeriale incaricato del dossier siriano presso la Lega Araba, che ieri ha studiato il nuovo rapporto consegnato dal capo degli osservatori. In serata un responsabile dell'organizzazione ha detto: «Tutto sembra indicare che il mandato della missione di osservazione in Siria sarà prolungato e il numero degli osservatori impiegati sarà portato a trecento», aggiungendo che «diversi Paesi arabi hanno respinto l'idea di inviare truppe arabe in Siria», come aveva proposto il capo di Stato del Qatar, Hamad Ben Khalifa Al Thani. Dall'accordo si è però sfilata l'Arabia saudita, che ieri ha annunciato il ritiro dei suoi osservatori perché, ha spiegato il ministro degli. Esteri, Saud al Faisal, «il governo siriano non ha rispettato nessuna delle clausole» dell'accordo per uscire dalla crisi sottoscritto con i Ventidue Paesi della Lega Araba, a partire dall'impegno a porre fine alle violenze.
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