
Alle sei della sera la signora Anna, da sempre amica di Emma Bonino, gentilmente respinge una donna intenzionata ad entrare nell’ufficio della candidata: «Cerca di capire, Emma è agitatissima». Non ci vuole molto a capire perché: l’esponente del centrosinistra ha due punti di vantaggio a un terzo dello scrutinio, è un punto avanti alla metà dello spoglio, e ai due terzi è 49,83 a 49,62 per cento; le proiezioni, però, danno il risultato opposto: avanti Polverini. Riccardo Milana, del Pd, alle otto della sera si massaggia il viso: «Siamo sulle montagne russe». Tanto che Emma Bonino, all’ora della cena, va a casa: a riposare. La luna è piena, bellissima, ma è l’unica cosa che illumina la notte del centrosinistra: quando arrivano i dati delle altre province del Lazio, Bonino è a un passo dalla sconfitta.
Il Lazio, la regione considerata politicamente più importante, per tutto il giorno fa sperare Emma Bonino. Fuori dal comitato c’è il senatore Lionello Cosentino, uomo esperto di dati elettorali: parla al telefonino e dice che «quella ha sette vite». Quella, è la Polverini: prima data per sconfitta per l’esclusione della lista Pdl poi per vittoriosa dopo gli interventi in tv degli ultimi giorni di campagna elettorale di Silvio Berlusconi. Di certo il voto di Roma, della città pure amministrata da un sindaco Pdl, Gianni Alemanno, porta al centrosinistra una dote cospicua - quasi dieci punti percentuale di vantaggio - ma le schede, nelle altre città del Lazio, dicono, quasi sempre, Renata Polverini. A Latina, a Frosinone: il centrosinistra non regge l’urto. Nonostante ciò, poco prima delle nove, l’attuale reggente della Regione, Esterino Montino del Pd, parla di un risultato romano talmente buono che «ci permetterà di arrivare alla vittoria». E in
quest’attesa anche i risultati più piccoli sembrano poter essere decisivi: quando arriva il dato dei Parioli, il quartiere forse più elegante della Capitale, alcune sostenitrici Radicali si abbracciano, «abbiamo preso i Parioli, è un segno». Le emozioni si alternano. Bonino litiga con Cicchitto che accusa Radio Radicale di violare il silenzio elettorale: «Non parla uno che non sa, mente uno che sa. E’ nervoso, si desse una calmata». Poi accarezza il Pd: «Spero che l’alleanza non finisca oggi».
Il segretario dei Radicali, Mario Staderini: «La vera alternativa a Berlusconi sono le candidature con chiara connotazione politica com’è quella di Bonino, che hanno permesso di giocare partite altrimenti chiuse da mesi». Questa, invece, sembra chiudersi poco prima della mezzanotte: con quella luna bellissima nel cielo, l’unica cosa che illumina la notte del centrosinistra.
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