
27/07/10
Il manifesto
Appena il governo annuncerà questa mattina alla Camera la fiducia sulla manovra Tremonti, tutto il gruppo Pd abbandonerà l'Aula e la maggior parte dei 206 deputati salirà sul pullman già prenotato che li porterà fino all'Aquila Il capogruppo Dario Franceschini aveva già avvertito i suoi colleghi inviando loro qualche giorno fa una lettera, e ieri sera il numero di adesioni raccolte dalla segreteria era altissimo: «oltre l'80%». L'idea, venuta al deputato aquilano Giovanni Lolli, coniuga insieme un gesto di protesta contro il governo che ha ridotto il parlamento a semplice passacarte e la necessità di rispondere all'invito di incontrarsi che il sindaco Massimo Cialente ha rivolto a tutti i segretari di partito. Così dopo il comunista Ferrero, il postfascita Storace, il cattolico Casini e il socialista Nencini, il segretario democratico Bersani (che non ha ancora assicurato la sua presenza) sbaraglia tutti e invia l'intero gruppo di Montecitorio. Mandando peraltro in tilt l'amministrazione aquilana alle prese con tutta una serie di misure di sicurezza da prendere per garantire l'incolumità fisica di una tale massa di illustri ospiti durante la visita nel centro storico. A precederli, in mattinata, ci sarà la pattuglia radicale che qualche settimana fa aveva addirittura traslocato nel capoluogo abruzzese un loro convegno e che ieri, dopo un'iniziale protesta di Emma Bonino («Non vedo l'utilità di tornare all'Aquila», aveva detto), ha deciso invece improvvisamente di convocare una conferenza stampa con Pannella & Co. per illustrare i punti salienti contenuti in una proposta di legge ad hoc per la ricostruzione, elaborata assieme all'Istituto nazionale di statistica e da portare in parlamento.
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