
IL PAPA era appena ripartito da Lampedusa quando la centrale operativa romana della guardia costiera ha ricevuto cinque richieste di aiuto e in meno di 24 ore, e 559 migranti, 340 dei quali a bordo di barconi soccorsi dalla Capitaneria di porto, si sono aggiunti al popolo ramingo che soggiorna nell’isola siciliana, mentre altri cento sono stati intercettati dalle autorità libiche e un barcone è stato avvistato vicino a Malta (secondo lo Stato maggiore della Difesa negli ultimi dieci anni effettuati oltre 70mila interventi di salvataggio). Ieri è arrivato l’altolà Ue a Malta, da parte del commissario per gli affari esteri Cecilia Malmstrom, che si è detta «preoccupata» sull’intenzione di rispedire in Libia i somali appena sbarcati. E ha aggiunto: «Attenzione a non violare le norme Ue sul diritto d’asilo». «La nostra politica di pura reazione e respingimenti degli immigrati era sbagliata» e non aveva «nessuna attenzione ai diritti di queste persone», lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino. Ora «abbiamo cambiato l’ordine delle cose», ha concluso.
L’escalation degli sbarchi ha rotto l’esultanza per il viaggio pastorale di Papa Francesco, facendo scatenare le polemiche (proprio mentre il Papa avrebbe sollecitato i dicasteri vaticani che si occupano del fenomeno a intensificare i propri sforzi). Il primo a rompere il coro degli Osanna è stato Fabrizio Cicchitto: «Un conto è la predicazione religiosa, un altro è la gestione da parte dello Stato di un fenomeno così difficile, complesso e anche insidioso, per di più segnato dall’intervento di gruppi criminali, qual è l’immigrazione irregolare che proprio a Lampedusa ha per ciò che riguarda l’Italia uno snodo fondamentale». Il ministro all’integrazione Cecile Kyenge ha ringraziato Francesco per la sua visita a Lampedusa invitando a tradurre in azione il messaggio del Papa. Il presidente della Camera, Boldrini, ha precisato che l’immigrazione è «un fenomeno che va gestito senza demagogia, perché quelle sono persone, e il punto non è tanto abbassare o meno la guardia». Pioggia di critiche si sono abbattute sull’esponente Pdl, accusato di cinismo politico e mancanza di buon senso da Ernesto Preziosi, deputato Pd.
IL CENTRODESTRA s’è schierato con Cicchitto. Prima Santanchè: «Le parole di Cicchitto sono più che condivisibili. C’è invece chi in politica - Sel, Idv e altri - si permette di strumentalizzare la missione del Santo Padre tirandolo per la giacchetta sull’immigrazione e chiedendo eutanasia, matrimoni gay, adozioni per gay, fecondazione assistita senza regole». Infine Boso, leghista doc, straparla in radio: «Sono contento se affonda un barcone. Non sono ipocrita come tutti. Io - ha detto - difendo la mia famiglia e la mia terra. Non me ne frega niente di quello che ha fatto il Papa e anzi chiedo a lui soldi e terreni per mettere dentro gli extracomunitari che vengono». E Calderoli: «E curiosa la dissonanza tra la legislazione dello Stato del Vaticano sull’immigrazione, che prevede il respingimento e l’arresto, e le dichiarazioni del papa a Lampedusa».
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