
L'aumento dell'Iva non è previsto, però «è attivabile in qualsiasi momento». In queste parole (ennesime) del capo del governo è riassunta l'assurdità congenita della sedicente "manovra", che oggi c'è domani no, taglia le pensioni però non le taglia, risparmia i Comuni ma forse non li risparmia, abolisce le Province però solo tra un paio di legislature...
Incredibile ripensare come quest'uomo, quando è disceso in campo per salvarci tutti quanti (anche noi che non volevamo...), ha speso soprattutto la sua fama di imprenditore e di "uomo del fare", reso efficiente e pragmatico dal suo lavoro, e portato a Roma in trionfo da una folla plaudente che vedeva in lui il giustiziere di una classe politica pasticciona, lenta, compromissoria, indecisa a tutto. Oggi eccolo qui, il milanese che lavora e non ha tempo per le chiacchiere, il capitano d'azienda dinamico e provvido, che pasticcia con le cifre, tentenna, ribalta decisioni, ostaggio permanente (in politica come altrove) da compagni di viaggio che lo tengono per la collottola e gli fanno dire il giorno dopo il contrario di quello che ha detto il giorno prima. Così che gli unici effettivi risanatori dei quali si potrà avere memoria sono Ciampi e Amato, alti funzionari pubblici, tipico prodotto (di alta gamma) dell'amministrazione di Stato. Furono ben più duri e ben più rapidi del presuntuoso "cumenda" sceso dal Nord per combinare un tubo.
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