
Gli espedienti da leguleio con i quali questo governo cerca di evitare, ridurre o postporre il pagamento dell'Imu sugli immobili non di culto della Chiesa italiana, fanno riflettere su un aspetto davvero sottovalutato di questa fase politica. Mentre sul web e sui giornali più arditi pullulano da mesi le illazioni sui poteri occulti, e ovviamente forti, che reggerebbero i fili del potere montiano (il gruppo Bilderberg, la massoneria, la finanza sionista, la Trilateral, la Spectre, i Thugs, la panchina della Juventus), avevamo sotto gli occhi, da subito, il solo vero condizionamento politico del presidente del Consiglio e di una parte consistente dei suoi ministri: la matrice cattolica.
Per quanto "tecnico", questo governo è una sorta di scrematura (al meglio) del vecchio notabilato democristiano, quello delle università e delle banche. Non la Dc con i calzini corti ma quella (soprattutto settentrionale) che ha il guardaroba in ordine e parla le lingue. Quella che fu dei Virginio Rognoni e dei Marcora. Tutto gli si può chiedere, tranne la concreta emancipazione dalla Chiesa e dai suoi interessi economici. Dice la profezia dei Maya che il primo governo laico, in Italia, sarà nel 2649. Noi non ci saremo.
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