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Nel panorama della stampa di destra, che pure in questi giorni mostra differenze apprezzabili nel tono, Il Foglio si conferma originale anche per la scelta dei contenuti. L'unico tratto in comune con il Giornale e Libero sta nell'atteggiamento verso Tremonti. In questo caso solo il tono è diverso.
Se il Giornale si attiene al lessico berlusconiano e accusa il ministro di «remare contro», sul Foglio si concedono, in modo un po' snob, la citazione dell'antiberlusconiano Bill Emmot per definire Tremonti «unfit to lead». Poi nel corpo dell'articolo c'è addirittura una citazione di Julius Evola applicata alle intenzioni del ministro presentato come quello che vuol restare unico «uomo in piedi fra le macerie». Un aspirante "commissario liquidatore " rincara un titolo contro il mai troppo amato Tremonti.
Per il resto il giornale di Ferrara è pieno di articoli che vanno in tutte le direzioni pur di riportare il Cavaliere alla riscossa. In particolare, in prima pagina viene approfondito con un economista sraffiano come Cesaratto il suo articolo pubblicato due giorni fa dall'Unità. L'economista depreca che la sinistra abbia introiettato il liberismo fino a considerare come una colpa il debito pubblico e il Foglio registra con soddisfazione «la totale convergenza con Krugman e Berlusconi». L'accoppiata fra l'uomo di Arcore e il premio Nobel americano che critica Obama da sinistra poteva giocarla solo Giuliano Ferrara.
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