
«The party's over». La festa è finita. Ma nel doppio senso inglese, anche i partiti lo sono. È il titolo di una corrispondenza dall'Italia del settimanale britannico The Economist che sottolinea come i successi e la «popolarità» di Mario Monti e del suo governo mettano a rischio il futuro dei «professionisti della politica». Un governo, quello del Professore che si stacca nettamente non soltanto da quello precedente ma anche «dalla maggior parte dei governi a partire dalla metà degli anni 90». E l'approccio «manageriale» imposto all'attività di governo per gli italiani è stato «una rivelazione». Per i partiti, ora, due problemi: la concorrenza dei movimenti di protesta e la possibilità che alcuni dei ministri restino in politica e diventino «rivali formidabili» per la politica tradizionale.
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