
E´ convinto che le primarie «sarebbe stato molto meglio farle». Ma nel giorno in cui Emma Bonino sale ufficialmente sul ring delle regionali con la benedizione del Pd, Luigi Nieri assessore al Bilancio alla Pisana - esponente di Sinistra e Libertà, candidato pentito alle primarie - dice di volersi adeguare e di essere comunque contento «perché domani (oggi per chi legge) la Bonino la incontreremo pure noi».
Ma la appoggerete o no?
«La decisione finale spetta all´assemblea regionale. Sarà indetta tra domenica e lunedì»
E oggi quali temi affronterete?
«Guardi noi siamo vicini su molte cose a Emma Bonino. Su diritti civili e libertà la pensiamo allo stesso modo. E come Emma, siamo distanti dalla Polverini su una marea di temi. A cominciare dalla sua posizione sulla pillola abortiva». Ma se staremo con lei oppure no dipenderà dai programmi. Però, mi aspetto che lei, la Bonino, dica una parolina sulla vicenda Puglia e Vendola».
Una ferita profonda per Sinistra e Liberà...
«Molto. L´attacco del Pd a Nichi è stato un attacco al nostro leader. Uno sbaglio grave nel merito. Il Pd ha molte responsabilità».
Quali?
«L´aver perso tutto il tempo a rincorre l´Udc, e per tutto il resto, rimanere fermi a guardare. Ci avevano promesso le primarie, poi non si è fatto niente».
Alle primarie lei si era anche candidato?
«Sì. In realtà c´è stata un´investitura spontanea con tanto di comitato e gruppi di sostenitori su Facebook».
Ora dovrà cancellare la sua pagina di supporter sul web?
«No. Sta ancora tutto lì. E´ stata un´esperienza bellissima. Entusiasmante. E il comitato dirà la sua sulla decisione finale».
Non crede sia indispensabile restare uniti, se si vuol vincere?
«Quello che serve è trovare tra tutti un punto di sintesi».
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