
25/11/10
Il Fatto Quotidiano
Lo sgombero dell’ex ambasciata somala di Via dei Villini a Roma arriva in Parlamento. Il 19 novembre è stata presentata alla Camera dall’onorevole Rita Bernardini dei radicali e da altri 6 firmatari, fra cui Giuseppe Giulietti, un’interrogazione al ministro dell’Interno Maroni. I parlamentari chiedono chiarimenti in merito all’operazione antidroga condotta nella notte fra l’11 e il 12 novembre dalla Questura di Roma. L’azione ha portato allo sgombero dell’edificio, ex sede diplomatica somala, occupato da quasi 300 rifugiati. I fermati sono stati tutti trovati in possesso di regolare permesso di soggiorno. In particolare si interroga il ministro sulla "conformità rispetto alla legge" dell’operato degli agenti durante il blitz. Questo giornale ha riportato le testimonianze dei somali presenti nello stabile: ingiurie e manganellate sarebbero state profuse a chi aveva la sola colpa di dormire in un luogo abbandonato da oltre 20 anni senza acqua né luce. Il secondo quesito chiede al ministro se il Governo ritenga opportuno sottrarre i rifugiati al degrado in cui sono costretti a vivere per offrirgli un’assistenza adeguata. "L’Italia crede che basti un permesso di soggiorno e un assegno una tantum per risolvere la questione dei rifugiati. Questa gente è abbandonata allo stato brado in un Paese firmatario della Convezione di Dublino, ma che non fornisce una tutela degna di un membro dell’Ue", sostiene Shukri Said dell’Associazione Migrare. Si chiede infine di chiarire lo status giuridico dell’ex ambasciata somala.
© 2010 Il Fatto Quotidiano. Tutti i diritti riservati