
"Lunedì scorso c'è stato un comunicato della Presidenza del Consiglio che ha evidenziato come la situazione del Comune di Roma sia molto critica. E questo resta un dato di fatto molto importante e grave. Solamente un mese fa, alla fine di gennaio, insieme al commissario straordinario del debito di Roma c'era stata una conferenza stampa in cui i responsabili del debito si erano dichiarati soddisfatti dei tre anni di gestione commissariale della situazione debitoria dell'Ente. E avevano sottolineato che in questi tre anni e mezzo il debito era stato ridono, grazie alla loro azione, di ben tre miliardi di euro".
Cosa è successo dopo l'incontro tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il Presidente del Consiglio Monti?
"Al termine dell'incontro è stato annunciato che saranno istituiti ben due tavoli: uno sulla nascita del nuovo soggetto istituzionale di 'Roma Capitale', che dovrà anche lavorare per l'attuazione del secondo decreto sulla istituzione di Roma Capitale definendone anche i poteri e le competenze con tutta una trattativa e una serie di raccordi istituzionali con la Regione. E parte dei poteri dovranno essere condivisi con la Regione. L'altro tavolo dovrà riguardare proprio la questione della gestione commissariale del debito del comune dì Roma. La questione dell'istituzione di Roma Capitale e quella del dissesto finanziario del Comune di Roma erano state volutamente confuse. Era stata utilizzata la nascita di questo nuovo soggetto istituzionale per mettere la polvere sotto il tappeto e non fare luce sul debito accumulato in questi 15 anni di cattiva amministrazione. Gli ultimi tre anni sono stati caratterizzati da una scarsa trasparenza. Il Commissario al debito Varazzani ha dichiarato che ogni tre mesi manda delle relazioni al ministero dell'Economia delle ricognizioni sul debito e sulla sua attività. Queste ricognizioni sono state chieste dai parlamentari, ma nessun deputato ha conosciuto nulla di tutto questo benché i deputati e i senatori abbiano votato atti sulla situazione del Comune di Roma".
"Si è venuta a creare una situazione paradossale. Roma Capitale è diventata la principale creditrice dei debiti della vecchia gestione commissariale del debito del Comune di Roma. Questo inghippo non ha ancora trovato soluzione. Lo Stato ha erogato dei fondi per ripianare il debito, ma questi soldi non sono sufficienti a colmare l'enorme buco che si è creato".
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