
«Con la prima interrogazione, risalente al 2009, il Campidoglio ha stimato la perdita di gettito Ici in 25,5 milioni annui. Con la seconda avevamo chiesto di conoscere l' entità dei controlli sulle attività degli enti ecclesiastici: è venuto fuori che, tra il 2006 e il 2010, il Comune ha recuperato circa9,5 milioni di elusione, mentre quest'anno sono partiti atti di riscossione pari a circa 1,5 milioni».
«Per la verità bisognerebbe più che raddoppiarle. Difatti, alla luce della rivalutazione del 60% degli estimi catastali, i 25,5 milioni diventerebbero 40 e gli 11 di elusione schizzerebbero a 18. Stime comunque al ribasso, non credo che la giunta Alemanno sia stata il massimo della severità negli accertamenti. Tant'è che ieri abbiamo depositato una nuova interrogazione con l'elenco di 307 alberghi religiosi per sapere se sono stati già controllati».
Qualcuno potrebbe pensare a un accanimento da parte vostra.
«Ma possibile che nessuno pensa ai lavoratori e agli imprenditori delle strutture ricettive che siccome non agiscono sotto l'insegna ecclesiastica subiscono concorrenza sleale? Stiamo parlando di almeno diecimila posti letto che non pagano un solo euro di imposta».
«Certo non pretendiamo che si faccia come in Grecia, dove la Chiesa ortodossa si è detta disponibile a donare parte del suo patrimonio immobiliare, chiediamo solo che le attività commerciali della Chiesa cattolica paghino le tasse come tutti gli altri, è una questione di equità e di giustizia fiscale».
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