
28/05/12
La Repubblica - ed. Milano
Marco Cappato, capogruppo dei Radicali in Comune, Formigoni dice che non cederà al ricatto. È soddisfatto delle sue riposte sulle dichiarazioni di Daccò?
«Formigoni è presidente della Lombardia grazie a una truffa elettorale. Senza la falsificazione di quel migliaio di firme a sostegno del suo listino non sarebbe nemmeno stato eletto. Anzi, non avrebbe nemmeno potuto presentarsi alle elezioni. Trovo molto grave che lui non solo non abbia ritenuto di chiedere scusa a quelle persone derubate dell'identità, ma abbia incolpato noi Radicali di aver ordito un complotto ai suoi danni».
Veramente il governatore oggi parla di un complotto mediatico giudiziario.
«Semplicemente perché non riesce ad abituarsi a una condizione nuova. Quella di chi finora era abituato a esercitare il proprio potere al di sopra e contro le regole, potendo contare su una rete solidissima di rapporti e di amicizie trasversali. Oggi questa condizione si è profondamente incrinata e lui non riesce ad accettarlo».
Sulle sue vacanze che sarebbero state pagate da Daccò, i verbali dei magistrati smentiscono il governatore.
«La verità è che su questo argomento Formigoni non può permettersi di rispondere. Come non può farlo sulla truffa elettorale del suo listino. Si trincera dietro i tempi biblici della malagiustizia italiana, facendo finta di non sapere che in politica il tradimento della parola data può bastare a far cadere un potente al di là di qualsiasi responsabilità giudiziaria».
«La verità è che su questo argomento Formigoni non può permettersi di rispondere. Come non può farlo sulla truffa elettorale del suo listino. Si trincera dietro i tempi biblici della malagiustizia italiana, facendo finta di non sapere che in politica il tradimento della parola data può bastare a far cadere un potente al di là di qualsiasi responsabilità giudiziaria».
Formigoni ha promesso che si dimetterà solo se verrà provato che Daccò ha ricevuto qualche contropartita in cambio delle vacanze pagate.
«Staremo a vedere. Per il momento è possibile che questa maggioranza di centrodestra riesca ad andare avanti. Tenuta insieme dalla paura di perdere le posizioni di potere conquistate negli anni. Basta vedere i salti mortali che i legali di Formigoni sono riusciti a fare in tribunale per rinviare l'accertamento delle responsabilità sul caso delle firme false».
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