
D'Ubaldo che succede alla regione Lazio?
«Ci sono delle evidenti difficoltà. Ma non penso che dopo i risultati dei ballottaggi la Polverini e il Pdl si avviteranno in una crisi senza sbocco e che rischierebbe di mandare tutti a casa. Sono certo che troveranno un punto di equilibrio».
Il Pd sembra aver tirato fuori gli artigli, fate sul serio?
«Ha detto bene, sembra. In questi ultimi tempi c'è stata una continua oscillazione. Pochi giorni fa Montino invitava i nostri elettori a Sora e Terracina ad appoggiare la lista della Polverini e adesso siamo pronti a votarne la sfiducia.
Non è d'accordo sulla mozione?
«No, la mozione ci può stare. Ma non basta perché rischia di rivelarsi un boomerang che ricompatta la maggioranza e evidenzia le nostre divisioni. Abbiamo la certezza di come voterà Mei che è passato con Api? E sappiamo che faranno i radicali?».
Allora qual è la sua ricetta?
«Non basta gioire e approfittare delle liti interne alla maggioranza. Noi dobbiamo costruire i presupposti per il futuro. E dobbiamo farlo rafforzando, non in maniera saltuaria ma più concreta, l'intesa con Udc e Terzo Polo. Solo così possiamo proporci come reale alternativa».
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