
11/01/11
La stampa
Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, condivide il monito del Papa contro l’educazione sessuale?
«Sì. Questi corsi obbligatori nelle scuole sono una delle bandiere della stupidità occidentale. Non parlo a difesa della fede come fa il Papa e, diversamente da lui, non ho alle spalle duemila anni di ragione, però mi solleva sentirlo denunciare la sconcezza asettica e obbrobriosa dell’educazione sessuale obbligatoria. Il giorno della rielezione di Bush sul "New York Times" l’opinionista liberal Maureen Dowd attribuì quella vittoria al voto di suo fratello che aveva scelto il candidato repubblicano dopo che a scuola alla figlia di otto anni avevano insegnato a mettere un preservativo a un cetriolo».
Ma così Benedetto XVI non ostacola la prevenzione?
«E infatti è un’espressione orrenda della nefasta cultura della medicina, della prevenzione esasperata. È la stessa degenerazione culturale che criminalizza gli hamburger. Rispetto all’educa- zione sessuale obbligatoria era meglio ciò che accadeva in passato quando del sesso si parlava in famiglia attraverso le favole oppure in strada. E con un po’ di pratica in più. Anche stavolta il Papa ha avuto la sfacciatagine, il coraggio di impugnare la ragione per affermare nello spazio pubblico mondiale il contenuto e il significato della fede cristiana, una fede che assume alcuni principi liberali del tempo moderno senza sottomettersi alla sua deriva nullista».
Le associazioni gay e i Radicali lo accusano di oscurantismo..
«Il Papa ha la sapienza di impugnare la ragione occidentale ovvero il deposito laico del migliore illuminismo cristiano nel momento in cui un postmodernismo banale delegittima la nozione di verità ed esorcizza la realtà anteponendole una falsa coscienza del soggetto, un’ideologia settaria e al fondo estremamente intollerante. Come sempre lo criticano i portavoce istituzionali di una cultura i cui pilastri etici globali sono gli spermicidi, l’aborto moralmente indifferente, la pianificazione familiare coatta del sesso dei nascituri, la selezione eugenetica della vita e la sua riproduzione artificiale come mezzo a scopo di ricerca, fino all’eutanasia. E appunto, le lezioni di sesso ai bambini delle scuole elementari. Chiunque la pensi diversamente viene non già messo in discussione ma irriso e censurato come retrogrado. Il Papa crede nella sobrietà dei costumi, in una sessualità umana orientata alla costruzione di significati vitali e non alla distruzione dell’amore nella caricatura del piacere».
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