
«No, casomai è proprio il contrario. Poteva accarezzare la folla. E decidere di fare solo il leader politico. Invece ha prevalso il senso di responsabilità: non dimentichiamoci che ci aspetta una settimana decisiva per il nostro futuro nell'Europa. Gianfranco ha incarnato assai bene lo spirito del nostro partito».
Vale a dire?
«A Futuro e libertà anteponiamo gli interessi dell'Italia. Il nostro patriottismo repubblicano è a prova di bomba».
Restando abbarbicato al più alto scranno di Montecitorio...
«Non rispondo alle provocazioni e ragiono. Allora: che, superata la fase di emergenza, il problema della posizione di Fini si ponga è fuor di dubbio. È chiaro che deve rafforzare la sua immagine di leader politico di riferimento che, per primo, ha capito la deriva cui andava incontro il Pdl. Un problema che ci porremo a medio termine. Gli spazi ci sono: si avvicina la fine della legislatura e le manovre contro la Costituzione del Governo avranno sempre meno possibilità di successo».
A Mirabello quest'anno eravate la metà.
«Ma nemmeno per idea. Nel 2010 eravamo in una piazza molto piccola e quest'anno in un'ampia tenuta agricola. Anzi, ho visto molta più gente. E questo lo dobbiamo allo sforzo di Vittorio Lodi e Enzo Raisi».
E allora diciamo che l'entusiasmo era di meno...
«Vero, su questo sono d'accordo».
«No, il discorso è diverso. Fli è fatto di tanti, tantissimi giovani che sono nuovi alla politica, anche se parte dei nostri iscritti e militanti proviene da ambienti della destra sociale o della sinistra radicale - intesa nel senso vero, di Partito radicale - libertaria e socialista. E quindi quest'inesperienza porta ad avere entusiasmi e delusioni a ritmi alternati e ravvicinati. Insomma, si vorrebbe un'accelerazione continua. Invece dobbiamo renderci conto che il radicamento non passa da strappi continui».
Alleanze: difficile immaginare Granata a braccetto con Montezemolo...
«Veramente Montezemolo non ha ancora deciso nulla. Casomai possiamo dire che quello del Terzo Polo è un work in progress».
Faticosetto...
«L'Udc ci mette spesso in difficoltà. Come in Molise dove sostiene uno Iorio del Pdl. Una mossa politica da incoscienti».
Insomma, lei è ottimista.
«Certo. Abbiamo capito per primi la crisi del Pdl, siamo l'unico gruppo parlamentare che non ha finanziamenti pubblici e nemmeno un indagato».
«Non ci sono le condizioni. Polverini e Alemanno hanno coraggio. Ma il resto degli esponenti della fu An sono totalmente appiattiti su Berlusconi. Basti vedere quel che è successo alla festa di Atreju. Una volta si applaudiva Borsellino. Ora nessuno fiata contro gli attacchi alla magistratura...».
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