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Onorevole Bonino, quali saranno i suoi interventi prioritari?
«Innanzitutto il lavoro, perché la crisi non è ancora dietro le spalle. Poi i servizi per la salute, settore rispetto al quale occorre una grande operazione verità. Credo che la mancanza di condivisione su misure di grande impatto sociale sia stato finora il punto debole. E penso a una
grande iniziativa con imprenditori e cittadini per migliorare la qualità architettonica e ambientale delle città e dei comuni del Lazio».
Nucleare, privatizzazione dell`Acea non sono urgenze?
«Sono contro il nucleare, nel Lazio come in tutta Italia. Non per motivi ideologici ma economici. Meglio puntare sul mix di energie rinnovabili che garantiscono più efficienza e risparmio energetico. Privatizzare 1 Acea che gestisce l`acqua? Alle condizioni di Alemanno, opache e frettolose, no».
Guardando al governo regionale uscente, dove bisogna
cambiare totalmente rotta?
«Guardo al futuro. E per il futuro del Lazio vedo più Europa, più verde, più trasparenza, più inclusività. Più rispetto di legalità e stato di diritto».
I suoi avversari dicono che fa una campagna sui temi radicali e poco attenta al territorio.
«Occuparsi del gassificatore di Albano o della discarica di Malagrotta sono temi esclusivamente radicali? Mah... In ogni modo se vinco avrò la responsabilità di rappresentare tutti, ma senza radici - e le mie sono quelle radicali - non si guarda al futuro. Diceva uno dei padri dell`Europa, Jean Monnet: non facciamo una coalizione di stati, ma di popoli. Ecco, io voglio coalizzare non i partiti, ma le persone».
Lei, come svantaggio di partenza si porto dietro il caso Marrazzo e una coalizione frantumata. La Polverini invece?
«Perlomeno Marrazzo non ci ha lasciato un buco sanitario di 10 miliardi, come ha invece fatto il suo predccessorc Storace, oggi grande alleato della Polverini.E non mi sembra che la sua coalizione sia più coesa della mia».
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