
I sindaci e i presidenti di Provincia veneti sono pronti a presentarsi davanti ai giudici veneziani nel processo sull'emergenza smog all'ex assessore regionale all'Ambiente Giancarlo Conta. Ma l'appuntamento con l'udienza preliminare, che era fissato per oggi alle 9.45 ed era atteso dalle associazioni ambientaliste e da Veneto Radicale, che si è già costituita parte civile in nome e per conto degli enti locali di Venezia, Padova, Treviso, Verona e Vicenza, slitterà di alcune settimane a causa di un infortunio riportato dal Gup Roberta Marchiori.
E quindi si dovrà attendere ancora per sapere se Zanonato, Gobbo, Orsoni, Tosi, Variati, Degani, Muraro, Zaccariotto, Miozzi, Schnek si costituiranno parte civile, prendendo il posto dei Radicali. La questione infatti tocca gli interessi di tutti i cittadini a prescindere dal colore politico in un diritto prezioso, quello alla salute: Conta è infatti accusato dal pm Fabio Gava di omissione d'atti d'ufficio per non aver contrastato l'emergenza di inquinamento dell'aria negli anni dal 2005 al 2010, quando sono stati superati i limiti di concentrazione delle polveri sottili (Pm10) previsti per legge. In aula insomma non c'è solo l'esponente della giunta Galan ma anche i sindaci e i presidenti delle Provincie di Venezia, Padova, Treviso, Vicenza, Verona e Belluno, che nell'udienza preliminare «dovranno rompere il silenzio e dichiarare se intendono agire a tutela della salute dei cittadini costituendosi parte civile nel processo» spiega Franco Fois di Veneto Radicale, che ha ottenuto l'ammissione al processo come parte civile per la città di Venezia. E l'associazione promette di non mollare la presa e annuncia successive azioni a seconda di quanto emergerà in tribunale.
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