
Margherita Hack era atea. Lo era scientificamente e irrazionalmente. E non si è mai pentita, non ha mai fatto abiura. Non è mai cambiata. L'immagine di sé che mostrava in pubblico era di una coerenza inedita e pesa ancor di più oggi la sua assenza da questo mondo di voltagabbana, di estreme unzioni lastminute, di vigliaccheria in punto di morte. Ci lascia una donna, una geniale scienziata, una poetessa della laicità. Margherita Hack era. E l’imperfetto si fa infinito. Come il suo pensiero che resterà qui per sempre. Immutabile. Materiale. Terreno. Al di là dell’aldilà.
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