
Non bastava lo shock dell'abolizione di fatto dell'agognata provincia, col blitz di Mario Monti, Monza deve fare i conti con la crescente notorietà delle pornostar candidate-sindaco per le comunali primavera. Sì perché in gara non c'è solo Ilona Staller; l'onorevole Cicciolina che a breve comincerà a percepire il vitalizio per la sua onorata presenza fra i banchi radicali della Camera a fine anni 80. Nel capoluogo monzese si candida anche l'ex collega Milly D'Abbraccio, al secolo Emilia Cuciniello, avellinese, classe 1964, passata alla storia dell'hard con pellicole «chiappa e spada» come Paolina Bonaparte, ninfomane scatenata. La D'Abbraccio sarà in lizza con il suo partito Forza Monza e Brianza, fronteggiando il Dna (Democrazia natura amore), la lista dell'ex attrice ungherese.
Secondo un sondaggio di cui dà notizia l'Esagono, settimanale locale, l'84% dei monzesi è al corrente della presenza delle due ex stelle del cinema a luci rosse mentre poco meno della metà si dichiara informata dell'avvenuta adozione del Piano di governo del territorio-Pgt, contro il quale nei giorni scorsi si sono schierate le associazioni ambientaliste, Italia Nostra in primis, che lo giudicano «cementificatorio».
Secondo il giornale, le due pornoattrici in pensione, potrebbero avere insieme oltre il 4,3% dei consensi: il 2,6% per l'ex radicale, l'1,7% per la D'Abbraccio. Percentuali che rischiano di pesare nella contesa fra centrosinistra e centrodestra, particolarmente in un eventuale ballottaggio. Uno smacco per la Monza dei paolotti, come in Brianza vengono chiamati i cattolici praticanti, che fa il paio con la già citata abolizione, in pratica, della provincia, storica battaglia del Cittadino, settimanale storico e cattolico, e del suo direttore Luigi Losa, andato malinconicamente in pensione proprio alla vigilia del decreto taglia-giunte.
Un sogno massacrato prima da Tremonti e poi da Monti mentre si profila un vero e proprio incubo: Cicciolina in consiglio comunale.
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