
L'hanno battezzata «Operazione Italy bunga bunga». A condurla, alcuni hacker che da martedì sera si sono lanciati all'attacco dei siti di Camera, Senato, governo e Pdl. Protesta informatica non contro le istituzioni ma contro il premier Berlusconi, tengono a precisare gli autori nella loro rivendicazione. Non casuali i tempi: concomitanti con gli interventi del presidente del Consiglio al Senato e a Montecitorio. L'attacco, respinto dai siti dei due rami del Parlamento e del governo, sarebbe andato invece a segno contro Pdl.it, governoberlusconi.it e forzasilvio.it
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