
Una bacchettata a chi vede il successo dei 5 Stelle come un'occasione di delega politica. Scrive Grillo sul suo blog: «Chi grida "Forza Grillo!" come una volta si gridava "Viva Zapata" o "Pancho Villa" non ha capito che è lui e solo lui l'artefice di un possibile cambiamento. Non deve votare per il M5s ma per se stesso, e se farà il guardone nell'attesa di un nuovo vincitore l'Italia rimarrà il Paese pietrificato degli ultimi 15o anni. E lui, come cittadino, non conterà mai uno, ma zero». Intanto ieri a Ferrara Valentino Tavolazzi, consigliere comunale allontanato a febbraio da Grillo, ha riunito un centinaio dei suoi a un incontro: «Parliamo di democrazia partecipata, non è un raduno di ribelli»
© 2012 Corriere della Sera. Tutti i diritti riservati