
C'è anche il timbro dell'Osce, l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, sulla valanga di denunce e di plateali violazioni delle regole delle elezioni presidenziali di domenica. Il bollettino ufficiale degli osservatori internazionali non lascia possibilità di dubbio: «Tutto il voto è stato condizionato a favore di Putin. Inoltre in un terzo dei seggi si sono verificate vistose irregolarità procedurali». Più dettagliato il rapporto pubblicato dall'associazione indipendente internazionale Golos che attraverso un ramificato controllo dei seggi ha pubblicato i dati "reali" del voto. Nella tabella di Golos, Putin avrebbe ottenuto poco più del 50 per cento con una differenza rispetto ai risultati ufficiali di oltre il 13 per cento.
«Preoccupazione per l'irregolarità del voto» è stata espressa da fonti dell'amministrazione Obama che chiede a Putin l'immediata apertura di un'indagine. Stessa linea espressa dal governo di Londra. Cauta Parigi che fa laconicamente sapere di «prendere atto del risultato». Totalmente diversa invece la reazione tedesca. La cancelliere Angela Merkel si è intrattenuta mezz'ora al telefono con Putin congratulandosi per il successo elettorale e dilungandosi poi sulla crisi siriana. «Molti grandi temi internazionali - si è quasi giustificata la Merkel - non possono essere affrontati senza il contributo fondamentale della Russia».
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