
Dichiarazione di Sandro Favi, Responsabile nazionale carceri del Pd e Danilo Leva, Presidente Forum Giustizia del Pd: “L’unica strada percorribile per riportare la drammatica situazione dei nostri istituti penitenziari ad un livello accettabile e rispettoso dei diritti dei detenuti e delle condizioni di lavoro di tutto il personale, è porre al centro dell’azione riformatrice misure atte a restituire alla pena la sua vocazione al recupero e al reinserimento sociale dei condannati”. Questa la dichiarazione di Sandro Favi, Responsabile nazionale carceri del Pd e Danilo Leva, Presidente Forum Giustizia del Pd.
“Occorre quindi incentivare la concessione delle misure alternative alla detenzione sia in sede di giudizio che durante l’esecuzione della pena detentiva - hanno chiarito - ridurre l’abnorme ricorso alla custodia cautelare in carcere, favorire il trattamento terapeutico dei tossicodipendenti autori di reato fuori dal carcere; revocare gli inasprimenti di pena e del trattamento penitenziario per i condannati recidivi; prevedere che le pene dei condannati stranieri siano eseguite nei paesi di origine ovvero prevedere l’espulsione quale misura alternativa; introdurre la sospensione dei procedimenti penali con messa alla prova degli autori di reati minori e di scarso allarme sociale.
Siamo preoccupati delle resistenze che tuttora si frappongono agli interventi che il Ministro Cancellieri sta predisponendo proponendo, invece, di insistere in ipotesi del passato che si sono dimostrate fallimentari, che hanno solo generato quelle condizioni incivili delle nostre carceri e che ci hanno esposto alla censura della Corte europea dei diritti dell’uomo”. [3]
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