
Ieri la parola "boomerang" compariva perfino in un titolo interno del "Giornale ", l'unico quotidiano di destra a mostrare aperta soddisfazione per l'exploit del sindaco Moratti. «Finalmente mostra le unghie» strillava entusiasta la stessa prima pagina dove il giorno prima un editoriale del direttore aveva avvisato che «La politica non è un salotto, è un ring». Nel pugilato però le unghiate non sono ammesse perché le regole sono certe e i guantoni un obbligo. Solo che la "nobile arte " è fuori moda e nelle palestre vanno forte il wrestling e la boxe thai che si combatte a calci e pugni. Moratti in fondo si è adeguata ai tempi. Certo non è stata una grande idea aggiungere alla bugia la considerazione che «Amnistia non è assoluzione». Non solo Travaglio deve aver pensato «Tanto meno lo è la prescrizione». Sempre sul "Giornale " Giordano la butta in politica: «Comunque Pisapia allora stava dalla parte sbagliata». «Era amico di filo-terroristi» precisa oggi Renato Farina. E di grazia, qual era la parte giusta? Quella degli amici del futuro ministro La Russa? O del futuro sindaco Alemanno? E pensare che potevano buttarla proprio sulla giustizia. Il caso di uno sbattuto in galera per banda armata, prosciolto in istruttoria, per il quale il PM scomoda la complessa fattispecie del concorso applicandola al...furto d'auto. Per dare un senso ai 4 mesi di carcere preventivo. Avrebbero potuto farne un eroe, una vittima dei giudici milanesi. Ma neanche questa sarebbe stata una buona idea.
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