
CARO FURIO COLOMBO ho letto Ie notizie delle continue conquiste di città irachene da parte delle bandiere nere di ISIS e delle stragi che seguono prontamente. Mi domando lo stato d’animo di un soldato americano ferito o mutilato nelle battaglie di quelle città. o quando vede le immagini dei cristiani di Mosul cacciati dalle loro case e dalla città che pochi anni fa ci è stata raccontata come una grande vittoria.
Anselmo
QUELLA GUERRA è stata orrenda, come tutte le guerre dove ormai non esiste più un fronte, ma la guerra totale, ed è stata resa più crudele dall’invenzione con cui si è arrivati all’invasione. L’invenzione, come è noto, non è stata solo di George W. Bush che ha dedicato a sua propaganda a inesistenti "armi di distruzione di massa", tentando di fornire prove che non esistevano per armi che non esistevano, e punendo, fra i suoi, chi osava smentirlo.
L’invenzione è stata sostenuta con una grande bugia ("ci possono distruggere in 45 minuti") da Tony Blair quando ancora era considerato il nuovo, rispettabile leader del labourismo e del governo inglese. La bugia di Blair resta ancora oggi la più grave, se si pensa che stava per riuscire un progetto di cauta e intelligente diplomazia che avrebbe indotto Saddam Hussein all’esilio e alla separazione dal suo dittatoriale e pericoloso potere. Era il progetto "Iraq libero" a cui aveva lavorato in Europa Marco Pannella, che aveva ormai un promettente sostegno nei parlamenti nazionali e in quello europeo, e della Lega araba. Nulla di ciò che ha portato alla distruzione di tutto in Iraq, città, cittadini, istituzioni, sarebbe accaduto. Eppure non solo Tony Blair non è mai stato chiamato a pagare per il falso ufficialmente e autorevolmente proclamato. Ma è stato nominato mediatore nel Medio Oriente in cui morte e pericolo sono e restano altissimi per le due parti.
Non solo Blair non è mai andato sul posto ma, ci informano i giornali inglesi, ha avuto molto da fare per festeggiare i 60 anni della moglie. Proprio durante i giorni dei missili su Israele e delle bombe su Gaza. Il fatto che qualcuno fa di Blair, il mentitore che riesce a scatenare una immensa guerra inutile, il proprio modello e maestro politico (purtroppo di tratta di Renzi) e che le stesse persone vogliano ignorare che si era quasi fuori da quella guerra per l’opera intelligente e appassionata di poca gente ostinata e senza potere, è più che un peccato, è un delitto. E quel delitto si popola di migliaia di persone (i sopravvissuti), con vecchi e bambini e neppure un fagotto, in fuga dalla città di Mosul conquistata da Isis (che vuol dire: ha vinto Al Qaeda) disperati testimoni di un fallimento di cui, di nuovo, quasi tutti tacciono. E il delitto che ha originato tutto continua a restare impunito.
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